Venerdì, 15 Dicembre 2017 11:32

I Religiosi del SS. Sacramento e la Grande Guerra

di p. Camille Gagnon, sss

 

Livre GuittonCon plico postale ho ricevuto l’ultimo libro “sui generis” firmato da P. André Guitton, pubblicato nel giugno 2017 con Nouvelle Cité. Vi si presentano gli scritti dei religiosi del SS. Sacramento in servizio militare durante la Grande Guerra negli anni 1914-1918 e trasmessi ad altri religiosi della Congregazione dal Superiore generale del tempo, il P. Eugène Couet.

Ho detto “sui generis” perché è un libro strano: corrispondenze scritte in tempo di guerra e statistiche. L’ho letto quasi tutto e l’ho percorso nel suo insieme. Vi consegno le mie impressioni.

Il ruolo di P. Couet

Ha trasmesso fedelmente alla Congregazione le testimonianze dei religiosi in servizio militare. La testimonianza di confratelli che si confidavano con la loro famiglia. Ho percepito che P. Couet aveva a cuore questa famiglia.

Secondo la tradizione ascoltata dagli anziani, riguardo a P. Couet, nel secondo termine del suo generalato, durato 24 anni, e in particolare riguardo alla creazione delle Provincie nella Congregazione, ricordo che me l’avevano presentato come “un Padre Eterno che fa dei suoi figli dei crocefissi”. Mi si parlava di religiosi deportati o nominati in comunità lontane, tra altre a Buenos Aires.

Io gli devo riconoscenza per la sua umanità e la sua attenzione verso questi fratelli, come risulta da questo libro.

I religiosi in servizio

Erano persone, spesso molto giovani, con la loro fede ed i loro ideali religiosi, in piena mischia, nelle trincee e, come si destinava generalmente i religiosi, nei servizi d’infermeria, che molto spesso raccontavano la loro presenza nelle trincee a raccogliere i feriti o i morti. Raccontano pure la loro gioia di aver potuto celebrare l’Eucaristia, comunicarsi o fare Pasqua o ancora di pregare in cappelle di fortuna. Come mantenevano i loro impegni in tali circostanze di guerra? E ancora, tali esperienze come li avranno feriti? Alcuni non sono ritornati nella Congregazione dopo la Grande Guerra.

André Guitton, l’autore del libro

A lui dobbiamo soprattutto la biografia di S. Pier Giuliano Eymard, nostro Fondatore. Quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo conoscono la sua erudizione di storico.

Con questo nuovo libro ho sentito che lo storico dava spazio non alla Storia ma alla vita concreta di persone, che fossero dichiarate sante come S. Pier Giuliano o semplicemente lacerate da una granata nelle trincee. Anche questa è una lezione di storia.

In conclusione, questo libro “sui generis” del nostro fratello André Guitton dice forse di più delle pagine scritte: testimonianze, statistiche, circolari. L’ho letto e vissuto come una pagina di vita della famiglia eymardiana.