La Provincia “Kristu Jyoti” della Congregazione del SS. Sacramento (SSS) ha organizzato il suo programma di formazione continua per giovani religiosi (sacerdoti e fratelli con cinque anni o meno di ministero) dal 10 al 13 marzo 2025 ad Alto Santacruz, Goa. I sacerdoti di stanza all’estero hanno partecipato al programma attraverso la piattaforma Zoom. L’ambiente naturale sereno offriva un’atmosfera di pace e di preghiera, favorendo la riflessione, il rinnovamento e la fraternità.
Orientamento e coordinamento
Il programma è stato accompagnato e coordinato da p. Peter Jayakanthan, sss, Superiore provinciale e Coordinatore della Formazione Permanente, che ha guidato le sessioni e animato lo spirito dell’incontro. Religiosi provenienti da diverse comunità della Provincia si sono riuniti per questa arricchente esperienza di apprendimento, di crescita spirituale e di fraternità eucaristica.
Presenza speciale e temi chiave
Un momento culmine del programma è stata la presenza virtuale di p. Philip Benzy, sss, Superiore generale, di p. Tony McSweeney, sss, di p. Hans Van Schijndel, sss, e di diversi Laici Associati, che hanno affrontato con i partecipanti vari argomenti cruciali, tra cui le radici SSS, il carisma SSS - una passione, e la missione eucaristica creativa nell’attuale contesto della vita religiosa.
Nel suo discorso stimolante, il Superiore generale ha offerto una profonda riflessione attraverso dieci passaggi chiave per i religiosi SSS oggi.
- Ha iniziato rilanciando la sfida dell’entusiasmo, invitando ogni religioso ad assumere con audacia la propria identità e ad approfondire la conoscenza del Fondatore e della Regola di vita.
- Ci ha reso consapevoli delle nostre pratiche pre-vaticane in materia di liturgia e ci ha incoraggiato a seguire le linee guida del Messale per una celebrazione significativa.
- Ha parlato con passione di preghiera e liturgia, esortando a celebrare la liturgia in modo significativo e a seguire un ritmo disciplinato di preghiera personale, della Liturgia delle Ore e dell’adorazione. La preghiera, ci ha ricordato, non è facoltativa, ma un obbligo per un religioso che è anzitutto un cercatore di Dio.
- Per quanto riguarda la vita comunitaria, ha sottolineato che le nostre comunità dovrebbero essere più che semplici luoghi di residenza: devono essere focolari caratterizzati dalla preghiera condivisa, dalla riconciliazione e dalla celebrazione.
- Ha ugualmente messo in guardia dal duplice impatto dei social media, in particolare dalla crescente influenza dell’intelligenza artificiale sulle nostre decisioni e preferenze, e ha incoraggiato un uso consapevole del loro utilizzo.
- Ha inoltre sottolineato la necessità di un ministero pastorale improntato alla sinodalità, dove tutti possano esprimersi e dove nessuno ostenti un atteggiamento di superiorità.
- Per quanto riguarda la vita apostolica, ha provocato i partecipanti alla sfida di essere realmente produttivi, non solo impegnati, evitando la tipica "sindrome della sedia a dondolo" di una attività senza direzione.
- Ha incoraggiato il rafforzamento dei legami con la Congregazione attraverso la lettura dei documenti ufficiali, seguendo i media SSS e contribuendovi in modo creativo.
- Ha sottolineato l’importanza di mantenersi teologicamente aggiornati nella vita più ampia della Chiesa, specialmente in ambiti come la teologia e la questione del gender, pur rimanendo fedeli alla tradizione della Chiesa.
- In conclusione, ha rivolto un commovente invito ad "affilare la lama dentata", ricordando a tutti di prendersi cura del proprio corpo, del proprio spirito e della propria anima, di vivere pienamente e di servire fedelmente fino all’ultima chiamata alla casa del Padre. Le sue parole sono state allo stesso tempo una sfida e un incoraggiamento, lasciando un’impressione duratura su tutti i presenti.
Questi quattro giorni di formazione sono stati caratterizzati da contributi ponderati, dibattiti profondi e incoraggianti, riflessioni personali, celebrazioni liturgiche e momenti di condivisione familiare.
Ogni giorno ha favorito un più profondo senso di comunione e di missione, spingendo i sacerdoti a un rinnovato incontro con l’identità SSS.
In sostanza, questo programma di formazione continua è stato un momento di rinascita, che ha ravvivato il nostro scopo, la nostra comunione e il nostro zelo eucaristico.
Padre Infantraj Lawrence, sss
Responsabile dei media