Stampa questa pagina
Martedì, 16 Novembre 2021 09:06

STORIA: Fondazione della Congregazione a L’Avana-Cuba

“L'Avana manca di Storia (...) i più vecchi inventano un'altra storia, bugiarda, come dovrebbe essere (...) fra La-Avana-che-non-esiste e La-Avana-paradiso-perduto.”

Abilio Estévez

 

Siamo arrivati alla rivoluzione di Castro nel 1959. Prima, alla fine del 1956, un gruppo di 82 giovani, guidato da Fidel Castro, sbarcò nella provincia di Oriente, all'interno della Sierra Maestra, e iniziò la guerriglia contro la dittatura di Batista. Costui fuggì negli Stati Uniti il 1º gennaio 1959. Fidel Castro fece il suo ingresso trionfale all'Avana il 9 gennaio 1959. La Costituzione del 1940 fu abolita e iniziò un nuovo regime: il regime castrista, di tendenza di sinistra, e piuttosto comunista.

Contemporaneamente, padre Martín Garmendia termina il suo doppio mandato di Superiore della casa e questo lo costringe a fare un cambiamento. Padre Garmendia lascia Cuba per un altro paese. E il P. Gregorio Urquiola, residente a Popayán (Colombia), è nominato Superiore. Quest'ultimo parte per l'isola dei Caraibi il 10 dicembre 1959, lo stesso giorno in cui a Bogotà, alle ore 12.00, il nuovo aeroporto Eldorado viene inaugurato durante il mandato del generale Rojas Pinilla.

Ora, l'autore di questa rubrica parla in prima persona... Sono dovuto partire, non dal nuovo aeroporto di Eldorado, ma dal vecchio aeroporto di Techo, su un aereo della compagnia Avianca. A Miami (USA), dopo una lunga attesa, un aereo della Compañía Cubana de Aviación imbarca i passeggeri con destinazione Cuba. Come è stato detto, Fidel Castro era al potere. L'atterraggio all'aeroporto de L'Avana-Rancho Boyeros a tarda notte era normale. Rispettando le rigide formalità, - un requisito aggiuntivo – uscendo dall'aeroporto noto la presenza del Padre Segundo Urquía che mi aspettava per portarmi in auto alla nuova residenza della Calzada de Bejucal. La mattina seguente ho potuto incontrare gli altri membri della comunità: Manuel Oyarbide, Martín Gorostidi, Julio Sampedro, Ignacio María Eguibar e Vicente Urquía.

La comunità disponeva già di una nuova casa e di una grande cappella sormontata da una terrazza. La vita della comunità si svolgeva normalmente, senza altre contrarietà rispetto a quelle imposte dal calore soffocante dell'Avana. La rivoluzione è in marcia...

Continua…

Padre Gregorio Urquiola, sss
Bogotá, Colombia, NOTIBIP 73 - Settembre 2021

Ultima modifica il Martedì, 16 Novembre 2021 09:11