Stampa questa pagina
Mercoledì, 24 Febbraio 2021 11:25

L'insediamento del nuovo parroco della parrocchia Martiri Canadesi, Roma

Un richiamo storico

Fondata in Francia il 13 maggio 1856, la Congregazione del Santissimo Sacramento si trova attualmente nei cinque continenti del mondo. Sostenuta e guidata dalla grazia dello Spirito Santo, nonostante venti e maree, questa istituzione ecclesiale continua a proporre al mondo la buona Novella di Cristo con la sua specificità che è l'Eucaristia, seguendo le orme del suo amabile fondatore, San Pier Giuliano Eymard.

Inoltre, di fronte all'impossibilità della Provincia Madonna del Santissimo Sacramento d'Italia di continuare l'animazione della parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi, il Superiore Generale, il reverendo padre Eugênio Barbosa Martins, e il suo consiglio, hanno fatto ricorso alla Conferenza Africana per provvedere dei religiosi a questa missione. Questa sollecitudine africana risponde bene al desiderio del 35º Capitolo Generale di veder costituire, dove possibile, comunità interculturali per continuare il nostro carisma. Così, sotto l'egida della Conferenza Africana (CA) e del Consiglio Generale, la Provincia Beato Isidoro Bakanja, autorità canonica della missione, la Provincia Nostra Signora d'Africa e la Regione Cardinale Émile Biayenda hanno provveduto al personale per questa nuova comunità parrocchiale. Il 1º novembre 2020 nella festa di Tutti i Santi, questa nuova comunità africana ha ricevuto canonicamente la parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi.

L’insediamento del nuovo parroco

Dopo l’assunzione canonica della parroc-chia, è stato necessario aspettare cinque settimane, nella solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l'8 dicembre 2020, perché uno dei vescovi ausiliari di Roma, incaricato per il Settore Nord, Monsignor Guerino Di Tora, venisse ad insediare il nuovo parroco, il reverendo padre Nicaise Milandou. Alle dieci e mezza, ora di Roma, ha avuto inizio la celebrazione eucaristica. Prima del rito dell'insediamen-to, propriamente detto, segnaliamo che nell'omelia Monsignor Guerino Di Tora ha messo in evidenza due aspetti del vangelo del giorno: la paura che aveva colto Maria e la sua disponibilità con il suo “”.

La paura, diceva monsignore, ha fatto esitare e dubitare Maria. A volte accade anche a noi: dubitiamo di poterci impegnare e di accettare responsabilità. Ma abbiamo bisogno della fede per superare questo dubbio; il di Maria ha reso possibile, l'impossibile. Siamo quindi chiamati ad essere disponibili, come ha fatto Maria. Con fede, ha detto: «Sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola». Impegniamoci, ha detto, ad essere disponibili e malleabili alla volontà di Dio. Infine, ha invitato i fedeli ad essere disponibili ad accogliere e lavorare in collaborazione con il nuovo parroco, e con tutta l’équipe presbiterale. Poi è seguito il rito dell'inse-diamento del parroco. I momenti essenziali che hanno caratterizzato l'insediamento: l'aspersione e l'incensa-zione dell'altare e dei fedeli, da parte del nuovo parroco, la sua professione di fede e infine la presa della sede.

Al termine della celebrazione eucaristica, è stata data la parola prima al Superiore Generale, che ha ringraziato il Santo Padre, Papa Francesco e il suo ausiliare il Cardinale Angelo de Donatis, Monsignor Guerino Di Tora, presidente della celebrazione, la Provincia Madonna del Santissimo Sacramento nella persona di padre Maurizio Zorzi, ex parroco, il nuovo parroco per la sua disponibilità, e tutta la nuova équipe presbiterale. Inoltre ha affermato che: “questo si inserisce nel quadro della risposta alla nostra missione eucaristica. Ispirandosi al 35º Capitolo Generale che ci apre all'interculturalità, il Consiglio Generale si è impegnato ad affidare questa parrocchia a delle fondazioni africane”. Ha anche esortato la comunità parrocchiale a collaborare con la nuova équipe lavorando in sinergia.

 

Martyrs DSC 0009

 

Dopo il Superiore Generale, è stato il turno del nuovo parroco. Ringraziando Dio maestro del tempo e delle circostanze, il parroco ha promesso di lavorare in comunione con i suoi collaboratori, e ha invitato i fedeli a questa stessa collaborazione. Infine, padre Flavio, viceparroco uscente, ha preso la parola per ringraziare a sua volta.

Dopo la celebrazione eucaristica, la comunità della Curia Generalizia ha offerto un pranzo. Così, le due comunità hanno manifestato la loro volontà di camminare insieme per aiutare la nuova comunità ad inserirsi nella sua missione. Il pranzo si è concluso con la degustazione della certosa e con alcune foto ricordo.

 

Padre Serge Itoko Mundele, sss

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Febbraio 2021 11:27