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Venerdì, 04 Settembre 2020 19:36

"Vivere nella gabbia del Covid-19"

Incontro con Gesù eucaristico nel Covid-19 - il Formatore del Noviziato

La vita ci dà le sue lezioni e il Covid-19 è il punto di partenza per vivere la misericordia eucaristica di Gesù e inchinarsi a Dio in totale abbandono, dopo aver capito che siamo limitati e che non possiamo fare nulla senza la grazia di Dio. “La vita offre una battaglia da combattere prima che arrivi la vittoria”. E quindi è venuto il momento di “voler vivere” trasformando il meno (-) in più (+), cioè di uscire dagli atteggiamenti negativi per diventare positivi in questa fase molto difficile della nostra vita, comune alle nazioni del mondo intero. Gli atteggiamenti negativi non possono aiutarci in alcun modo.

Ci portano sulla via di una resistenza minima e inducono una persona ad arrendersi in una situazione piena di ostacoli, come il Coronavirus o altre cose. Tuttavia, questo è un momento in cui possiamo essere forti e positivi solo nella misura in cui permettiamo allo spirito di Dio di penetrare nei nostri cuori e nelle nostre teste, per vedere la luce di Dio risplendere nell'oscurità di questa pandemia. Così ha fatto il nostro caro fondatore San Pier Giuliano Eymard, che era così forte e pieno di speranza nella misericordia di Gesù eucaristico, anche nel bel mezzo della pandemia di colera che esplose in tutto il mondo, e in particolare in Francia nel 1854. Non si è mai lamentato del dolore che il virus infliggeva al mondo intero, né ha rinunciato alla sua visione di stabilire il grande ordine del Santissimo Sacramento dedicato a Gesù nell'Eucaristia. La vita continuò così com'era perché era piena di vitalità e di positività, e poteva vedere il fuoco ardente e trasformante di Gesù nell'Eucaristia che avrebbe portato alla Chiesa.

Ecco quindi la mia esperienza della pandemia da quando è iniziata e poi si è radicata nella nostra società (India). All'inizio ero piuttosto pessimista verso questa situazione e mi ponevo delle domande sull'esistenza di Dio, perché tutte queste persone muoiono in tutto il mondo senza che ci fosse un segno dell'intervento di Dio e di guarigione delle sue creature. Ma dopo qualche tempo, mentre mi immergevo in una riflessione profonda e vivevo la mia vita nello spirito di san Pier Giuliano Eymard, con speranza e fiducia nel potere di guarigione di Dio, le cose iniziarono ad entrare in una fase di positiva e la mia vita ricominciò a muoversi con un grande cambiamento radicale.

Nel mese di maggio, mentre il mondo intero era confinato, quando non c'erano più movimenti di alcun tipo, abbiamo potuto comunque celebrare la cerimonia dei primi voti di otto fratelli in un’atmosfera tranquilla e senza partecipazione dall'esterno. Questo è diventato per me uno degli eventi memorabili della mia vita, perché ho potuto sperimentare e testimoniare l'amore incondizionato di Dio verso ciascuno di noi.

L'importante non era che la Provincia potesse celebrare questo evento come di consueto nella stessa data e nello stesso mese, ma che la potenza di Gesù eucaristica potesse renderlo possibile con la nostra cooperazione fatta di speranza e di fiducia nel Signore. Ci sono molte altre esperienze oltre a questa, come la trasmissione in diretta della Messa, che abbiamo avuto per un certo tempo, il continuare ad arricchirsi di letture spirituali e di musica che possono aiutarmi ad aggrapparmi a Dio e a rendere un servizio alla comunità come parte della mia crescita. Tutto questo è diventato una sorta di trampolino di lancio nella mia formazione, dando un profondo senso di speranza e di positività per ammirare e meravigliarmi del lavoro creativo di Dio per rimettere le cose sulla buona strada e riportare a Lui l’intero universo.

12 luglio 2020

Fratello Amiya Ranjan Paik, sss
Novizio