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Venerdì, 04 Settembre 2020 18:54

Ordinazioni durante il Covid-19... il contenimento che rafforza!

Questa pandemia storica rimane una sfida per tutta la terra. Nessun paese è stato risparmiato da questo virus mortale e invisibile. Il 2020 era atteso con grande entusiasmo e speranza. Ma sarà ricordato come un anno di tragedie. In questo contesto, ho vissuto gli effetti del coordinamento e della comunicazione delle ordinazioni di quattro dei nostri religiosi. I vescovi hanno cambiato le date, sono stati riluttanti, hanno persino rifiutato la richiesta, e alla fine quattro religiosi sono stati ordinati in tre diverse diocesi secondo le procedure stabilite dal governo, con il distanziamento sociale e solo dieci familiari autorizzati a partecipare all'evento. Ecco le loro esperienze. Il mio viaggio per una delle ordinazioni è stato rischioso e ho dovuto superare molti ostacoli prima di raggiungere il luogo dell’ordinazione. Durante questo viaggio ho fatto l'esperienza della quarantena, dell'isolamento e di evitare i contatti, eppure la potenza del Signore eucaristico ha guidato i miei passi e quelli dei nostri quattro nuovi sacerdoti.

 

P. Velupila Suresh Babu, sss

Ind Suresh Babu VelupilaSono stato consacrato da monsignor MD. Prakasam DD. vescovo di Nellore il 19 giugno 2020. È stata una celebrazione molto significativa e semplice con i sacerdoti della diocesi e della congregazione religiosa, le suore e tutti i fedeli. Anche se la situazione attuale non è ancora sotto controllo e molti disordini si manifestano a causa di questa pandemia di Covid-19, Dio ha reso possibile questo evento con la partecipazione di un numero ristretto di persone. Ora mi sento molto felice di aver ricevuto la grazia di essere testimone del Signore eucaristico per farlo conoscere attraverso il mio lavoro e le mie azioni dovunque mi troverò. Nonostante tutti questi momenti difficili e faticosi, mi sono ricordato di un versetto della Sacra Scrittura nel giorno della mia ordinazione, tratto da Gal 2,20 che dice: “…non vivo più io, ma Cristo vive in me”. Sono orgoglioso della mia congregazione e mi sento molto felice di essere un sacerdote sss. Ringrazio la mia famiglia SSS e in modo particolare la Provincia Kristu Jyoti.

 

P. Vinay Bandela Joseph, sss

Ind Joseph Vinay BandelaOgni diacono ha un grande sogno riguardo la celebrazione della sua ordinazione. In realtà, era lo stesso sogno che avevo a proposito della mia ordinazione, un sogno di dodici anni, da celebrare alla presenza di molti sacerdoti, religiosi e fedeli. Alla fine, mentre il mondo doveva affrontare la pandemia, il mio sogno è stato infranto e ha fatto spazio alla volontà del mio Maestro Gesù. È stata volontà del mio Maestro Gesù che io dovessi essere ordinato in privato alla presenza dei membri della mia famiglia.

La mia ordinazione mi ricorda la consacrazione del re Davide. Il re Saul temeva che il profeta Samuele andasse segretamente nella casa di Davide per ungerlo come re. Un re, che doveva dirigere il popolo d'Israele, era consacrato in modo semplice. Oggi è la paura del coronavirus che minaccia il mondo intero. Quest'anno e la mia ordinazione sono stati momenti storici per il fatto che la pandemia sta sconvolgendo il mondo intero. Sono stato ordinato durante una celebrazione privata senza pubblico. Mi sono offerto pienamente a Gesù in mezzo alle sfide del Covid-19. Sono molto lieto di essere ordinato sacerdote della Congregazione del Santissimo Sacramento. Devo la mia gratitudine a tutti i miei confratelli della famiglia SSS e in particolare alla Provincia Kristu Jyoti.

 

P. Arokia Sebastian Peter, sss

Ind Peter Arokia SebastianAvevo molti dubbi e timori circa la mia ordinazione in mezzo a una pandemia che ha scosso il mondo intero. Ma sono stato rassicurato dalla fede profonda nel Signore eucaristico al quale ho affidato tutto il programma relativo alla cerimonia di ordinazione. Ho riflettuto sulla mia ordinazione con il versetto del libro di Geremia, “Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo, oracolo del Signore, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza” (Ger 29,11). Queste parole mi hanno dato speranza e forza per la mia ordinazione. Avevo fissato la data della mia ordinazione il 3 luglio 2020 presso la Curia vescovile di Salem (la mia diocesi di origine ha rifiutato rigorosamente ogni ordinazione a causa del Covid-19). Ho dovuto fare un viaggio di 3 ore dalla mia diocesi alla diocesi vicina. Solo dieci persone per famiglia erano autorizzate a partecipare. Il viaggio verso la vicina diocesi è stato comodo.

Ma il governo ha improvvisamente annunciato che non si poteva viaggiare senza un permesso E-pass. Vista la situazione, ho dovuto chiedere il permesso per viaggiare per la mia ordinazione con la mia famiglia e i sacerdoti. La mia richiesta è stata respinta più volte. Il permesso elettronico è stato concesso per motivi di matrimonio, motivi medici e di morte. Non c'era speranza di raggiungere il luogo dell'ordinazione. È allora che sono stato incoraggiato dalla fede di mia madre che mi ha detto: “Non credere alla gente, ma abbandona la tua fede al Signore eucaristico”. Infine, la sera del 2 luglio ho ricevuto il permesso di viaggio e la mattina del 3 luglio sono stato ordinato da monsignor S. Singaroyan (Vescovo emerito di Salem). Desidero esprimere il mio ringraziamento in particolare al Superiore provinciale che è stato personalmente presente, dopo aver superato le difficoltà del suo viaggio e della quarantena in pieno isolamento. Sono felice di essere un sacerdote SSS

 

P. Pillam Joseph Thambi, sss

Ind Thambi Pillam JosephLa mia esperienza è simile a quella del nostro fondatore San Pier Giuliano Eymard che aveva detto: “lasciatemi celebrare almeno una messa e morire”. È stata un'esperienza simile a causa di questo coronavirus: non sapevo se sarei stato vivo o se sarei morto prima di poter essere ordinato, così ho pensato di poter celebrare almeno una messa e morire, ma Dio mi ha dato questa occasione speciale. Mi ha protetto sotto la sua ala e mi ha tenuto in vita, nonostante le conseguenze del virus intorno a noi, per svolgere il Suo ministero. Era il mio sogno e il mio desiderio che l'ordinazione fosse una grande celebrazione con le molte benedizioni dei sacerdoti e la testimonianza di molte persone, ma gli esseri umani immaginano le cose a modo loro mentre Dio ha i Suoi piani per noi.

È stata una celebrazione davvero semplice e significativa con una partecipazione limitata, ma anche una grande esperienza di ordinazione come sacerdote della Congregazione del Santissimo Sacramento. «Fate questo in memoria di me» è stato il tema della mia Eucaristia di ringraziamento. Questo mi ricorda l'elemento sacrificale della vita di Gesù, e l'amore, la cura e la dimensione pastorale mi hanno permesso di andare avanti per impegnarmi con il Signore eucaristico per “fare questo in memoria di Gesù Cristo”. Ho capito che Dio ha i suoi piani su di me. E mi ha scelto per camminare sulle Sue orme diffondendo l'Amore Eucaristico. Esprimo la mia gratitudine a tutti i miei sacerdoti e fratelli SSS che hanno vissuto con me questo momento difficile e stimolante.

1 agosto 2020

Padre Peter Jayakanthan Dorairaj, sss
Superiore provinciale