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Lunedì, 14 Ottobre 2019 09:27

Aggregazione del SS. Sacramento di Torino Esercizi Spirituali annuali

II "Progetto di vita" richiama per gli aggregati, il dovere e la necessità di una formazione permanente per crescere nella spiritualità eucaristica eymardiana. Sappiamo come P. Eymard fosse motto attento alla formazione dei laici impegnati a diversi livelli, perché da essa dipende, in gran parte, il buon esito delle attività. E' attraverso la preghiera, l'ascolto della Parola di Dio, la riflessione su di essa, la meditazione, il silenzio, l'adorazione eucaristica e la partecipazione ai sacramenti, che l'aggregato cresce nella spiritualità eucaristica e forma il suo essere aggregato. Quanta cura, ha profuso San Pier Giuliano Eymard, nella direzione spirituale dei laici e le tantissime lettere lo testimoniano. Quanto zelo nella predicazione e i suoi scritti lo confermano.

Per questo, quest'anno si sono organizzati gli esercizi spirituali per gli aggregati nella prima settimana del mese di luglio dall'1 al 6 divisi in due corsi: 1-3 prima corso, 4-6 secondo corso. II luogo: la Chiesa di S. Maria di Piazza, la casa della comunità sacramentina. I due corsi sono stati animati da P. Luca Zanchi, Superiore della comunità sacramentina di Milano, e parroco della parrocchia di S. Angela Merici a Milano. II tema scelto era: "Fate questo in memoria di me..." - le esigenze dell'Eucaristia.

Sono stati trattati alcuni aspetti dell'eucaristia:

Primo giorno: disponibilità. Con i due argomenti per le due meditazioni: L'ascolto "Per ogni cosa c'è il suo tempo" con il testo di Lc 10,38-42; La condivisione "II poco diventa il tutto" con il testo di Mt 14,13-21.

Secondo giorno: carità. Con i due argomenti per le due meditazioni: II Servizio "La fatica di abbassarsi: l'umiltà" con il testo di Gv 13,1-20; La carità "Sia vera" con il testo di Rm 12,9-21.

Terzo giorno: missione. Con i due argomenti per le due meditazioni: La fiducia "Qualsiasi cosa vi dica: fatela" con il testo di Gv 2,1-12; La missione "E ora cosa ci attende?" con il testo di Lc 24,13-35.

L'orario prevedeva  alle ore 10,00 recita delle Lodi del mattino e la prima meditazione, seguita da un tempo di silenzio e tempo libero per la riflessione e la preghiera personale fino alle ore 12,00 con la recita dell'ora sesta. Seguiva il pranzo al sacco nella sala della casa e un po' di tempo libero. Alle ore 15,00 la seconda meditazione. Alle ore 16,15 adorazione comunitaria animata da P. Luca, seguiva poi la recita del Rosario e il canto dei Vespri. La giornata si chiudeva con la solenne celebrazione eucaristica, con il saluto e l'arrivederci a domani. Tutti avevano la disponibilità di un sussidio per le preghiere dei vari momenti preparato dal P. Luca.

Al dire del partecipanti sono stati tre giorni di grazia, dove ognuno ha potuto comprendere un po' di più cosa significa celebrare, ricevere, adorare l'Eucaristia. Essa richiede una grande disponibilità per accoglierla come dono del Padre e insegna a viverla nella carità al servizio dei fratelli fino al dono di se stessi sull'esempio di Gesù, che ha donato se stesso per noi. Essa impegna ad una missione gioiosa per annunciarla come sacramento di amore e di salvezza, che trasforma il cuore dei fedeli con una risposta di amore. L'Eucaristia è dono di vita che richiede il dono di se stessi per la gloria del Padre, proprio come S. Pier Giuliano, con il dono di sé.

II P. Luca con la sua parola semplice e chiara ha fatto capire che l'aggregato deve, un po’ alla volta, entrare sempre di più nel mistero dell'Eucaristia, celebrarla prima di tutto come mistero di salvezza, adorarla come sorgente di grazia, annunciarla e testimoniarla con la propria vita e così si cresce nella spiritualità eucaristica secondo il carisma di S. Pier Giuliano Eymard.

25 agosto 2019

di Padre Albino Valentini, sss