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Liturgia do dia da festa

 

PROPRIO DEI SANTI NEL MESSALE ROMANO

Eymard dipinto

2 agosto

SAN PIER GIULIANO EYMARD

Sacerdote

Fondatore della Congregazione del Santissimo Sacramento e delle Ancelle del Santissimo Sacramento

 

Dal comune dei Pastori o dei Santi (religiosi)

 

ORAZIONE


O Dio,
che a San Pier Giuliano Eymard
hai dato la grazia di un amore singolare
per il mistero del Corpo e del Sangue del tuo Figlio,
concedi, benigno, anche a noi di ricevere con abbondanza lo stesso nutrimento
che egli attinse dal divino convito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

Lettura: Atti 4, 32-35. Avevano un cuore solo e un’anima sola.
Salmo: Sal 33, 2-3. 4-5. 6-7. 8-9. 10-11. Gustate e vedete come è buono il Signore.
Alleluia: Gv 15, 4a. 5b. Rimanete in me ed io in voi, dice il Signore; chi rimane in me porta molto frutto.
Vangelo: Gv 15, 1-8. Colui che rimane in me porterà molto frutto.

 

 

PROPRIO PER LA LITURGIA DELLE ORE

2 agosto
S. PIER GIULIANO EYMARD
Sacerdote

 

 

San Pier Giuliano Eymard (La Mure d’Isère, Francia, 4 febbraio 1811 - 1 agosto 1868), mosso da una grande passione per il mistero eucaristico, scoprì la sua missione nella Chiesa: essere l’apostolo dell’Eucaristia. A questo scopo fondò due famiglie religiose: la Congregazione del SS. Sacramento (1856) e le Ancelle del SS. Sacramento (1859). Convinto che l’Eucaristia è la forza di rinnovamento per la Chiesa e la società, promosse l’amore al SS. Sacramento nei fedeli di ogni ceto e lanciò a questo scopo diverse iniziative. Fu proclamato santo da Giovanni XXIII il 9 dicembre 1962.

Dal Comune dei Pastori o dei Santi (religiosi), con salmodia del giorno dal salterio.

 

UFFICIO DELLE LETTURE

SECONDA LETTURA

Dagli scritti di San Pier Giuliano Eymard, sacerdote
(La Présence Réelle, vol. I, Paris 1950, pp. 270-271. 307-308)

 

L’Eucaristia: sacramento di vita

L’Eucaristia è la vita dei popoli. L’Eucaristia offre loro un medesimo centro di vita. Tutti, infatti, senza barriere di razza e di lingua, possono radunarsi insieme per celebrare le feste della Chiesa. L’Eucaristia dà loro una legge di vita, quella della carità di cui è sorgente, creando tra loro un vincolo comune, una parentela cristiana. Tutti mangiano lo stesso pane, tutti sono commensali di Gesù Cristo che crea tra loro, in modo soprannaturale, una consonanza di comportamenti fraterni. Si leggano gli Atti degli Apostoli. Essi affermano che la moltitudine dei primi cristiani, giudei convertiti e pagani battezzati appartenenti a paesi diversi, “avevano un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32). Perché? Perché erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e perseveranti nella partecipazione alla frazione del pane (cf. At 2,42).

Certo, l’Eucaristia è la vita delle anime e dei popoli, così come il sole è la vita dei corpi e della terra. Senza il sole la terra sarebbe sterile perché è il sole che la rende feconda, bella e ricca; ed è il sole che dà ai corpi l’agilità, la forza e la bellezza. Perché stupirci se, di fronte a questi prodigiosi effetti, i pagani lo hanno adorato come il dio del mondo? In realtà, l’astro del giorno obbedisce a un Sole supremo, al Verbo divino, a Gesù Cristo che illumina ogni uomo che viene in questo mondo e che mediante l’Eucaristia, sacramento di vita, agisce nell’intimo dei cuori per formare così le famiglie e i popoli cristiani. Quanto è beata, anzi immensamente beata, l’anima fedele che ha trovato questo tesoro nascosto, che si disseta a questa sorgente d’acqua viva e che frequentemente si nutre di questo Pane di vita eterna!

La comunità cristiana è anche una famiglia. Gesù-Eucaristia tiene uniti i suoi membri. Egli è il capo famiglia che imbandisce la mensa. La fraternità cristiana è nata durante la Cena con la paternità di Gesù Cristo; egli chiama gli Apostoli “filioli”, bambini miei, e comanda loro di amarsi gli uni gli altri come egli li ha amati.

Alla santa mensa tutti sono figli che ricevono lo stesso cibo e questo porta San Paolo a dire che essi formano una sola famiglia e un solo corpo, perché tutti si nutrono dello stesso pane che è Gesù Cristo (cf 1Cor 10,16-17). L’Eucaristia dona infine alla comunità cristiana la forza di mettere in pratica la legge del rispetto e dell’amore verso il prossimo. Gesù Cristo vuole che i suoi fratelli vengano onorati e amati. A questo scopo, egli si identifica con loro: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40), e a ognuno di loro si offre in comunione.

 

RESPONSORIO                                                                                                              Cf. 1 Cor 10:17; Gv 6:58

R/. Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti, infatti, partecipiamo dell’unico pane.
     * Questo è il pane che è disceso dal cielo.

V/. Il Signore ci ha nutrito con fiore di frumento.

     * Questo è il pane che è disceso dal cielo.

 

ORAZIONE

O Dio, 
che a San Pier Giuliano Eymard 
hai dato la grazia di un amore singolare 
per il mistero del Corpo e del Sangue del tuo Figlio, 
concedi, benigno, anche a noi di ricevere con abbondanza lo stesso nutrimento 
che egli attinse dal divino convito. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, 
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti
Roma, 9 dicembre 1995