Martedì, 14 Agosto 2018 17:22

Pellegrinaggio sulle orme del p. Eymard

di Marie-Thérèse Joubert

 

11-12 luglio 2018 Grenoble - La Mure -  Madonna della Salette.
Dopo che in questi ultimi anni siamo andati in pellegrinaggio a Lione, Madonna del Laus, Madonna dell’Osier, Saint-Romans, Ars per camminare sulle orme del padre Eymard, quest’anno ci è stato proposto da padre Manuel, responsabile del Centro di spiritualità Eymard di La Mure, di accompagnare S. Pier Giuliano Eymard negli ultimi giorni della sua vita. Perché quest’anno, sono 150 anni che egli ha detto il suo ultimo “Sì” a Dio: era il 1° agosto del 1868, a La Mure.

Tre luoghi simbolici erano stati segnati per vivere questo percorso: la cappella dell’Adorazione a Grenoble dove il padre Eymard ha celebrato la sua ultima messa, il santuario della Madonna della Salette, che ha avuto una sì grande importanza nella sua vita e dove pensava di ritornare nel luglio 1868, e, soprattutto, La Mure dove emise il suo ultimo respiro. 

Con il padre Manuel, eravamo un gruppo di tredici pellegrini che venivano dalla Matesina, ma anche da Grenoble e dalla regione di Lione, a condividere queste due giornate.

Al mattino del martedì 11 luglio, ci siamo trovati a Grenoble presso la cappella dell’Adorazione, in via Voltaire, per la celebrazione della messa; eravamo una trentina di persone perché alcuni abitanti di Grenoble si erano uniti a noi. Il padre Eymard aveva lasciato la comunità di Parigi diretto a La Mure per ordine del medico per riposare; malgrado l’estrema fatica, volle celebrare quella che sarà la sua ultima messa. La liturgia di questo 11 luglio 2018 celebrava la festa di S. Benedetto, patrono dell’Europa. Al tempo del padre Eymard, questa festa era celebrata il 21 marzo, il giorno in cui il padre Eymard fece a Dio il voto della personalità, nel Grande Ritiro di Roma, nel 1865. Così, dopo la comunione, abbiamo meditato gli appunti che egli aveva scritto in quel giorno: “La Croce dei santi”.

Dopo aver celebrato la messa, il padre Eymard prese la carrozza per La Mure dove giunse estenuato, vittima di una congestione cerebrale e nella casa di famiglia, vegliato dalle sorelle, trascorse gli ultimi giorni. Di ritorno a La Mure il pomeriggio del martedì, noi abbiamo accompagnato il percorso del padre Eymard verso la sua Pasqua con la lettura, nella cappella Eymard e presso la sua tomba, con le testimonianze su questa ultima tappa della sua vita e con estratti della sua corrispondenza che aiutavano a meditare sul mistero della morte. 

LaSallete

Mercoledì12 luglio, siamo saliti al Santuario della Madonna della Salette, luogo tanto caro al padre Eymard. Avendo avuto la conoscenza dell’Apparizione della Madonna fin dal mese di ottobre 1846 in una lettera della sorella Marianna, un mese dopo l’avvenimento, egli fu subito convinto della veracità del racconto dei pastorelli e si impegnò a difenderla. Seppure per recarvisi aspettò il riconoscimento ufficiale della Chiesa del 1852, salì poi sulla montagna santa oltre una dozzina di volte. Ricordiamo che dopo il decesso di sua madre aveva scelto Maria per madre e aveva sempre camminato mano nella mano con lei. Inoltre, il messaggio della Madonna che chiama a conversione, gli sembrava in netta relazione con l’adorazione riparatrice, in epoca in cui a Parigi si scopriva l’adorazione euca-ristica, e la devozione che si sviluppava sul luogo dell’apparizione era cen-trata sull’Eucaristia. L’ultima testimonianza dell’impor-tanza di questa apparizione per lui: mentre teneva nella mano una statuetta della Madonna della Salette, il padre Eymard emetteva il suo ultimo respiro.

Noi, pellegrini del XXI secolo, abbiamo parte-cipato all’Eucaristia nella basilica, abbiamo ascoltato la relazione del messaggio della Madonna con il padre Michel, missionario della Salette, relazione resa viva e attualizzata in rapporto al mondo nel quale viviamo, e abbiamo meditato il messaggio nello splendido contesto scelto dalla Madonna per rivelarcelo.

Le due giornate sono state benefiche da ogni punto di vista: nelle scoperte, negli scambi profondi, nella amicizia e anche nelle piccole sorprese, quando un giovane pellegrino, Pierre-Alexis, partito a piedi da Grenoble per arrivare al Santuario, con una tappa a La Mure, ha condiviso una parte di quello che noi abbiamo vissuto, con nostra grande gioia.

Ecco quanto qualcuno del gruppo ha voluto condividere. S. Pier Giuliano Eymard è “un amico”, “uno come noi”, “un modello”, ma anche “un uomo formidabile”, “uno che ci stimola…”. Il suo messaggio è semplice e contemporaneo: “L’Eucaristia contiene tutto l’amore di Dio per noi”. “Abbiamo fatto l’esperienza di un concentrato di vita”, “Abbiamo vissuto con Maria ai piedi della croce, dove è madre nostra”.