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Martedì, 12 Febbraio 2019 11:06

Da Manhattan, New York à La Mure d’Isère in Francia

Recentemente il padre Norman Pelletier, sss, superiore della nostra Comunità di New York, è stato invitato dai nostri superiori di Roma ad assumere l’impegno di un nuovo ministero per tre anni. E’ stato nominato Direttore del Centro di Spiritualità Eymard a La Mure d’Isère, in Francia, città natale e luogo di decesso del nostro Fondatore, S. Pietro Giuliano Eymard.

 

Dopo un volo di sette ore da Newark a Bruxelles e un altro volo di un’ora e mezzo verso l’aeroporto internazionale di Lione, sono finalmente arrivato alla mia nuova destinazione. All’aeroporto, il padre Manuel Barbiero, sss (l’attuale Direttore del Centro di Spiritualità Eymard, a cui devo succedere) mi aspettava e mi condusse in automobile fino alla piccola città di La Mure ai piedi delle Alpi francesi, lungo la strada napoleonica che continua a sud verso l’Italia. Vado a dirigere un gruppo di 4 preti sss, dei quali due hanno la responsabilità della parrocchia S. Pier Giuliano Eymard che s’estende a 40 campanili. Anche se tutti siamo impegnati, a diverso titolo, nella vita della parrocchia, due di noi s’occupano soprattutto del Centro di Spiritualità Eymard e partecipiamo a tutte le riunioni del consiglio parrocchiale.

Ecco quindi un breve sguardo d’insieme delle prime due settimane di lavoro nella Chiesa di Francia, e di questa parrocchia in particolare. I primi due giorni sono stato presentato ad un piccolo gruppo di ministri laici dei funerali, uomini e donne. La maggior parte dei funerali si svolge semplicemente in un salone funerario o nella chiesa, ma sovente senza la messa. Di fatto per la frequenza dei funerali e per mancanza di disponibilità del clero per essere presente a questi avvenimenti, i ministri laici offrono un servizio importante ai fedeli. Ho assistito alla riunione del consiglio parrocchiale del mese di ottobre, con senso discreto sulla partecipazione alla prossima riunione. Abbiamo iniziato alle ore 8,30 con le lodi e abbiamo finito la riunione a mezzogiorno.

Fr Norman1Ho partecipato anche ad una riunione dell’Ufficio del Turismo. Tutto il paese è coinvolto nella famosa celebrazione delle “Città-Santuari di Francia”. Sono state selezionate diciassette città. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione su questi santuari con il doppio vantaggio di promuovere il turismo da una parte (da parte dei laici) e di incoraggiare i pellegrinaggi (da parte della Chiesa). Si tiene al momento della “25a Ora” che cade il 27 ottobre. E’ il giorno in cui gli orologi sono messi sull’ora invernale, e alle ore 20,25 le campane della chiesa dei santuari partecipano suonando in tutto il paese. Abbiamo partecipato in collaborazione con il santuario della Madonna della Salette, sulla via che sale fino al santuario. Abbiamo accolto i partecipanti nella Cappella Eymard e all’Expo sul padre Eymard rinnovata di recente. Qualche giorno prima un gruppo di pellegrini olandesi erano presenti per visitare la Cappella e la Casa Eymard.

Al fine di introdurmi nella Chiesa di Francia e nella diocesi di Grenoble in particolare, ho assistito ad una riunione di due giorni di preti della diocesi. Mi hanno detto che meno della metà, cioè una sessantina di preti, erano presenti, di diverse età. La loro tenuta era variegata, camicia, veste talare, e molti erano in jeans, polo e maniche corte. Alla messa di chiusura, un giovane ha diretto l’assemblea nel canto, vestito di una felpa con cappuccio con la scritta ESM stampata sul dorso. Dopo la messa gli ho domandato che significava la scritta, mi rispose: Scuola missione Emmanuel. E’ un gruppo internazionale che esiste principalmente in Francia e in Germania. La loro formazione si fa insieme a Roma e l’inglese è la loro lingua ufficiale. Al ritorno dei due giorni di servizio, siamo stati accolti con l’annuncio che sette funerali erano già programmati per la settimana e non era che martedì.

Sabato sera, si tenne in chiesa un impressionante concerto di ottoni. Noi siamo stati invitati a pranzo tutti e quattro, sempre a mezzogiorno, in una casa di lunga data dei parrocchiani. Ci hanno proposto un delizioso aperitivo, un liquore di prugne fatto in casa, di 12 anni, servito con un gustoso paté di fegato di quaglia. Con mia grande gioia, il piatto principale era uno dei miei preferiti: una lombata di maiale accompagnata da patate gratinate. Dopo aver gustato una deliziosa crostata alle prugne e bevuto una tazza di caffè molto forte, il tratto di ritorno a casa ci ha condotto proprio in tempo per un fare un riposino, senza il rumore delle sirene. Il silenzio era assordante. Allora ho capito che non ero più a Manhattan.


di P. Norman B. Pelletier, sss